la Santificazione della Famiglia
il messaggio più importante di Ghiaie

UN METODO SEMPLICE MA INFALLIBILE: LA MANIFESTAZIONE DELLA SANTA FAMIGLIA

La Madonna è definita nelle litanie Lauretane Specchio della Perfezione e Sede della Sapienza; è proprio così, e a Ghiaie lo dimostra con la pedagogia più semplice ed efficace. Ecco come:
Premetto innanzi tutto che la Provvidenza in comunione con la Santa Vergine, per parlarci della Famiglia, prende un foglio bianco (l' Adelaide), anzi non direi bianco, direi assolutamente cangiante, perchè oltre alla purezza dell' età questa bambina era priva o quasi di scienza e di conoscienza, infatti non sapeva ancora ne leggere ne scrivere l' italiano, ma solo colloquiare nel suo dialetto bergamasco; come tutti i figli di povere famiglie contadine (anche se suo padre si era convertito a fare l'operaio), cresciuta in campagna, ella aveva però uno spiccato senso dell' osservazione ed uno sviluppato intuito. Cosa fa quindi la Regista di questa apparizione, Maria Santissima ? Si manifesta per quasi tutto il primo ciclo (dal 13 al 21 maggio 1944) accompagnata da Gesù Bambino e dal suo sposo San Giuseppe. Il messaggio è quindi chiaro: si parla di Famiglia ed il soggetto è la Santa Famiglia di Nazareth. Notiamo alcune analogie con Fatima, innanzitutto la prima apparizione di Ghiaie, riprende l'ultima del 13 ottobre 1917, nella quale pure lì (unica volta in assoluto) si manifesta la Santa Famiglia al completo; poi, i vestiti dei protagonisti sono gli stessi descritti da Lucia, Francesco e Giacinta (i piccoli veggenti Portoghesi) in tale apparizione. Quindi la Madonna riprende un discorso iniziato a Fatima, proseguito a Lourdes e completato a Ghiaie. Infatti non solo per chi vi scrive ma per molti autori che hanno trattato la materia, Ghiaie è appunto, l'epilogo di Fatima.

Adelaide comprende quindi subito che si parla di Papà di Mamme e di bambini, e lo capisce molto bene, perchè a quell' età, per un bimbo, il centro della sua vita, continua ad essere proprio il nucleo familiare.
Come introduce quindi il dialogo (prima e seconda apparizione - 13/14 maggio 1944) con la piccola veggente la nostra Madre Celeste ? Con le raccomandazioni che una Madre farebbe alla propria figlioletta: "... Ta ghe de es savia, ùbidiente e rispetusa col prosem, e sincera: prega be ..." - "Devi essere buona (savia - coscenziosa - saggia), ubbidiente, rispettosa con il prossimo e sincera: prega bene ..."
Il titolo dell' esortazione celeste di queste apparizioni è quindi dato: LA FAMIGLIA. Attenzione però, scopriremo più avanti che non si parla solo della Famiglia-Chiesa Domestica, ma si parlerà anche della Famiglia-Chiesa Universale, cioè della Chiesa di Gesù.
Il primo messaggio quindi è una esortazione indirizzata ai "figli" della famiglia umana e ai "figli" del Padre Eterno, tutti noi che ascoltiamo:
che i bambini (i figli di Dio) siano buoni e coscienziosi, ubbidienti ai genitori (ed alle leggi di Dio nostro Padre) rispettosi con il prossimo (... ama il prossimo tuo come te stesso ...) e sinceri (la Verità), che essi preghino bene.
Detto fatto, le apparizioni potrebbero anche finire qui, con questo messaggio, perchè la nostra Madre Celeste ci ha già riconfermato il segreto della salvezza, donatoci da suo figlio Gesù vero uomo e vero Dio, e narrato nel Vangelo. Tengo a precisare che in nessuna apparizione mariana, presunta o approvata dalla Chiesa, si è mai manifestata per ben nove volte la Santa Famiglia. E' per questo motivo che io e molti altri riteniamo questa apparizione una delle più importanti se non la più importante al Mondo fino ad oggi.

I PECCATI GRAVI
Nella terza e quinta apparizione la Madonna introduce un argomento importante quanto grave, il peccato grave (o peccato mortale). Ella dice: “Dì loro che se vogliono i figli guariti devono fare penitenza, pregare molto ed evitare certi peccati. Se gli uomini faranno penitenza la guerra finirà fra due mesi, altrimenti poco meno di due anni” - “Tante mamme hanno i bimbi disgraziati per i loro peccati gravi; non facciano più peccati e i bimbi guariranno”.
Si deve presumere che dato il "contesto" si stia parlando di peccati gravi riguardanti la famiglia; mi vengono subito in mente l' adulterio ed il rifiuto della maternità: per dirla con definizioni ormai declassate dal concetto di "peccato grave": il divorzio e l'aborto volontario. Ma non posso escludere a priori altri gravi peccati riguardanti la famiglia come: la violenza verso la moglie ed i figli, l'abuso sessuale, il mancato rispetto dell' uguaglianza tra i coniugi, il rifiuto e la trascuratezza alla corretta educazione della prole, il vizio del bere e del gioco, ecc. ecc.
Siamo nel 1944, e in tutta verità dobbiamo dire che in Italia la "famiglia teneva", sia come centro della vita sociale che come istituzione. Per quanto concerne l'adulterio era sicuramente praticato, ma era considerato un peccato grave contro di essa, sanzionato non solo dai precetti religiosi ma anche dalle leggi civili. Idem si dica per l'aborto volontario, che era si praticato, ma non era molto diffuso, proprio perchè vi era ancora una dignità nei costumi e nella società, l' onta pubblica era molto temuta, i panni sporchi si pulivano in casa. La guerra poi ci aveva messo anche del suo, dividendo tante famiglie, lasciando sole molte donne, ma il senso morale era ancora molto forte e prevaleva su quella corrente che voleva la "donna libera" di vivere a "sua discrezione" (in effetti già l'uomo lo faceva da millenni). Ma allora perchè la Vergine prende "per suo" questo argomento, nel 1944. Perchè sapeva già che la Chiesa non avrebbe approvate queste apparizioni prima del tempo prefissato dalla Provvidenza, per il loro "utilizzo pedagogico" nella nostra società pesantemente corrotta, come è quella odierna, soprattutto in riferimento a questi due gravi peccati.

LA VISIONE SULLA CORRUZIONE E LE VIRTU' DELLA FAMIGLIA
A Ghiaie di Bonate (BG), il giorno domenica, 21 maggio 1944, alle ore 18,40 circa (nona apparizione - apparizione silenziosa) la piccola veggente riceve a completamento del primo ciclo di apparizioni una visione silenziosa così descritta sul suo Diario:

"Anche questa apparizione fu preceduta dai colombi e nel punto luminoso si manifestò la Sacra Famiglia, vestita come ieri in mezzo a una chiesa. Verso la porta principale c'era : un asino color grigiastro, una pecora bianca, un cane dal pelo bianco con macchie marrone, un cavallo del solito color marrone. Tutte le quattro bestie erano inginocchiate e muovevano la bocca come se pregassero. Ad un tratto il cavallo si alzò e passando vicino alle spalle della Madonna uscì dalla porta aperta e s'incamminò sull'unica strada che conduceva ad un campo di gigli, ma non fece a tempo a calpestarne quanti voleva perché S. Giuseppe lo seguì e lo riprese. Il cavallo appena vide S. Giuseppe cercò di nascondersi vicino al muricciolo che serviva da cinta al campo dei gigli, qui si lasciò prendere con docilità e accompagnato da S. Giuseppe ritornò in chiesa ove si inginocchiò e riprese la preghiera.
Quel giorno spiegai questo fatto solo col dire che il cavallo era una persona cattiva che voleva distruggere i buoni. Ora pur semplicemente posso spiegare meglio i sentimenti prodotti in me da quella visione. Nel cavallo vidi una persona superba e cattiva avida di dominio, la quale abbandonata la preghiera voleva distruggere i gigli di quel magnifico campo calpestando e distruggendo di nascosto la loro freschezza e il semplice candore.
Da notare che mentre il cavallo faceva strage in quel campo manifestava un senso di malizia perché cercava di non essere visto. Quando il cavallo vide S. Giuseppe muoversi per rintracciarlo, abbandonò il furtivo danno e cercò di nascondersi vicino al muricciolo di cinta del campo. S. Giuseppe avvicinatoglisi lo guardò con dolce sguardo di rimprovero e lo condusse nella casa di preghiera. Mentre il cavallo faceva il danno gli altri animali non interruppero la preghiera.
I quattro animali rappresentano quattro virtù indispensabili per formare una S. Famiglia. Il cavallo o capo che non deve abbandonare la preghiera perché lontano da essa è capace solo di disordine e rovina. Ripudia la pazienza, la fedeltà, la mitezza e silenzio familiare raffigurato nelle simboliche bestie. In questa visione nessuno parlò e lentamente tutto scomparve.
N. B. Le macchie particolari del pelo del cane sono figura della fedeltà familiare tanto corrotta. La porta aperta del tempio è figura della libertà che Dio dona ad ogni creatura".


(testo di Fabio Corsaro)
(segue)


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